Giureconsulto romano. Discepolo di Ulpiano, fu
praefectus vigilum e
maestro di diritto dell'imperatore Massimino. La sua opera ebbe carattere
pratico e didattico: scrisse dodici libri di
pandectae, dieci di
regulae, nove di
differentiae e diciannove di
responsa. Fu
autore anche di parecchie monografie, tra le quali spiccano le sei
de
excusationibus, scritte in lingua greca e probabilmente destinate alle
province greco-orientali. Considerato dai contemporanei una voce autorevole nel
campo del diritto, fu incluso tra i cinque giureconsulti al cui parere venne
riconosciuto valore vincolante da una Costituzione di Teodosio e Valentiniano
III del 246 (II-III sec.).